LA REPUBBLICA del 11 settembre 2012 

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In tempi non allegri, devo ringraziare la cantante Rihanna per avermi regalato un istante di buonumore. Aggirandomi svogliato tra le notizie on-line, settore minutaglie, nel tentativo di scampare al cupore della giornata politica, vedo un titolino che annuncia “il nuovo tatuaggio hot di Rihanna”. Accompagna un’immagine molto strana: il tatuaggio (la dea Iside, roba forte) sembrerebbe impresso su un arrosto di lonza, o su una confezione di petti di tacchino, comunque su una massa carnosa irriconoscibile a prima vista. Dovendo trattarsi della stessa Rihanna, chiedo aiuto alle persone che mi circondano. Nasce dibattito. “Sono le chiappe”, “no, è l’interno delle cosce”, fino a un inverosimile “forse è un’ascella”. Solo ingrandendo l’immagine, e dopo una minuziosa analisi anatomica, si capisce che la vecchia Iside è sistemata subito sotto il seno, parzialmente coperto da un avambraccio. Spiega la dida che Rihanna ha postato essa stessa l’immaginetta su Twitter. Con tutto il rispetto per l’ammirevole orizzontalità del web, se i risultati sono così modesti, e diciamo poco espressivi, ridateci il buon vecchio eros a pagamento: fatto, voglio dire, da fotografi professionisti in appositi studi e con le luci giuste. Costa? Sì. Ma il gratuito è la porta del brutto, e il brutto è la porta del Male. 

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Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)



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