LA REPUBBLICA del 18 ottobre 2012 

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Si leggono sui giornali approfondite analisi sui perché e sui percome dal probo movimento collettivo fondato nei lontani Sessanta da don Luigi Giussani abbia potuto germogliare un narciso pazzesco come il Formigoni, per non dire di tutto quel business attorno a ospedali e scuole, e quel piazzare primari e présidi sul territorio come neanche il più pervasivo e maneggione dei partiti politici. Per la verità, tenderei a scaricare dalle spalle del Formigoni parte del peso di queste domande. E retrodatare di parecchio il mistero di Cl: perlomeno a quando il leader di riferimento dei ciellini, la loro star indiscussa, era Giulio Andreotti, con il suo memorabile entourage di Evangelisti, Sbardella e Salvo Lima, che parevano sortire dalle sceneggiature malevole dei cineasti comunisti. Ecco, io è da lì in poi (cioè da una trentina d’anni a questa parte) che capisco di non essere all’altezza di quella questione. Di non capirla proprio. Va bene, don Giussani e Andreotti sono entrambi cattolici. Ma anche Gino Strada e La Russa sono tutti e due interisti: non vedo, però, altro nesso. 

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Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)



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