LA REPUBBLICA del 28 dicembre 2012 

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Un paio di vecchi autorevoli amici mi fanno sapere, a mezzo tra il sapiente e il gossiparo, che il prossimo governo sarà senza ombra di dubbio un Monti-Bersani o un Bersani-Monti. Non so se l’ipotesi, che circola con insistenza, penalizzi di più Bersani o Monti. Ma qualora si verificasse sarebbe l’ennesima controprova dell’anomalia italiana. Perché sarebbe un governo di destra-sinistra (o di sinistra-destra) nato con l’intenzione, ancora una volta emergenziale, di preservare la Repubblica, il suo bilancio, la sua dignità e i suoi vincoli europei dai cascami ripugnanti di un’epoca ripugnante, quella di Berlusconi. Se fossimo un paese normale, e normalmente dedito a compiere serenamente le sue scelte economiche e sociali, Monti sarebbe il capo del centrodestra e Bersani del centrosinistra, si affronterebbero a viso aperto, uno dei due andrebbe a Palazzo Chigi e tutti, vincitori e sconfitti, il giorno dopo andrebbero a dormire sereni. Ma se fossimo un paese normale Berlusconi avrebbe avuto lo stesso ruolo e lo stesso peso di Le Pen in Francia: un energumeno ai margini della democrazia.

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Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)



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