LA REPUBBLICA del 29 gennaio 2011

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Pure se agghiacciante nelle intenzioni e disgustoso nei toni, l’ attacco del Giornale di Berlusconi a Ilda Boccassini è puramente, classicamente comico. Il principale capo d’ accusa è che Boccassini sarebbe stata vista nel 1982 (trent’ anni fa) mentre baciava «un giornalista di sinistra», per giunta in un’ area non lontana da Palazzo di Giustizia: almeno si fossero baciati mentre erano in gita sui laghi, gli svergognati. Tecnicamente parlando, si tratta della perfetta parodia di una campagna di stampa. Se questo è il massimo sforzo che la famosa macchina del fango è in grado di produrre, Berlusconi farebbe bene a richiamare immediatamente Feltri, che se c’ era da infamare qualcuno almeno lo infamava ben bene, come ha fatto col povero Boffo. Vero è che il clima è talmente infuocato e le urla così alte che tutto pare indistinto, arruffato, uguale: come dice Saviano proprio questo è l’ obbiettivo, far credere che tutti si sia ugualmente sozzi, loschi e compromessi. Ma perfino in questo saloon, e nel pieno della sparatoria, dovrebbe valere un minimo sindacale anche per i colpi bassi. Se anche l’ odio politico, la calunnia, la bava alla bocca sono di serie b, che cosa ci resta, di serie a, in questo povero paese? 

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Michele Serra Errante è nato a Roma nel luglio del ’54. Nel ’59 la famiglia si trasferisce a Milano, dove Serra è cresciuto, ha studiato (maturità classica al liceo Manzoni) e ha cominciato a lavorare, nel ’75, come stenografo-dimafonista all’Unità, interrompendo l’università al terzo anno di Lettere Moderne. Prima redattore, poi inviato dell’Unità (per le pagine dello sport e per quelle degli spettacoli), nell’85 comincia a collaborare a Tango di Sergio Staino, dedicandosi alla scrittura satirica. Nell’89, dopo la chiusura di Tango, il direttore Massimo D’Alema gli chiede di progettare e dirigere un secondo inserto satirico e culturale. Nasce Cuore, che per due anni resta all’interno dell’Unità e poi, dal ’91, diventa un settimanale autonomo. Lascia la direzione nel ’94, per festeggiare i suoi quarant’anni e per dedicare più tempo alla scrittura. Attualmente collabora con Repubblica ed Espresso. E’ stato uno degli autori di “Vieni via con me” e, per la quinta edizione, è tra gli autori di Che tempo che fa, trasmissione condotta da Fabio Fazio. Come autore televisivo ha lavorato con Beppe Grillo, Adriano Celentano, Gianni Morandi e Antonio Albanese. Come autore teatrale, ha scritto per Luca De Filippo, Antonio Albanese, Claudio Bisio, Milva e il Teatro Stabile di Genova. Ha scritto diversi libri: un romanzo, due raccolte di poesie, quattro raccolte di articoli e due libri di racconti. Il suoi ultimi libri: Tutti i santi giorni (Feltrinelli, 2006) e Breviario comico. A perpetua memoria (Feltrinelli, 2008)



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