L’ESPRESSO del 15 luglio 2011 

  di   0   0
E Silvio pagò in Alfani di bronzo Tutto pur di non dare i 560 milioni alla Cir. I Berlusconi valutano le alternative: abolizione dell’euro oppure esilio in Brasile? Non si esclude il colpo di Stato. E nemmeno l’arrocco nella villa in Brianza
 
Come respingere l’ennesimo, inaudito attacco dei giudici comunisti? La famiglia Berlusconi sta studiando le possibili contromosse.
 
Etica. Prima di tutto sono state messe a fuoco le questioni di principio, che vanno anteposte a qualunque altra considerazione, e perfino agli interessi personali. Sul piano dei principi, pagare i 560 milioni di risarcimento alla Cir costituirebbe un gravissimo precedente: vorrebbe dire che anche per Berlusconi valgono le leggi di questo paese. Cioè – non so se vi rendete conto – che Berlusconi ha gli stessi doveri di un imbecille qualunque, come te che leggi questo articolo o io che lo sto scrivendo. Chiarito questo punto i Berlusconi hanno individuato una vasta gamma di strategie difensive.
 
Soluzione militare. E’ suggerita dalla figlia Marina, che ha partecipato alla riunione di famiglia indossando un’armatura medievale autentica, appena ritoccata dal suo chirurgo estetico che ha rinforzato la cotta toracica portandola dalla seconda alla quarta misura. Si tratta di fortificare Arcore e prepararsi a un lunghissimo assedio, con pentoloni di olio bollente ai davanzali e un lungo tunnel sotterraneo per i rifornimenti di cibo e di escort. I grossisti di carne suggeriscono di sperimentare, per la prima volta in Italia, le escort surgelate, da stivare in grandi freezer già complete di tubino nero, trucco e ciondolo con la farfallina: basta avere l’accortezza di lasciarle frollare un paio di giorni prima dell’uso.
 
Soluzione finanziaria. Abolire l’euro. Questo consentirebbe, oltre a trascurabili effetti minori come la cacciata dell’Italia dall’Europa, di dichiarare non esigibile qualsiasi somma in euro, compresa l’infame ammenda. Si tratterebbe poi di coniare una nuova moneta. Probabile l’introduzione del Silvio (valore leggermente superiore all’euro) con i suoi sottomultipli: il Piersilvio (che vale un decimo di Silvio) e altre monete spicciole come l’Alfano di bronzo, l’inconfondibile Bondo con il buco in mezzo e la minuscola Brunetta, così piccola che se cade per terra viene rapita dalle formiche e portata nella tana.
 
Soluzione politica interna. Costituzionalisti e giuristi vicini al premier hanno studiato tutte le vie percorribili per una soluzione politica che eviti alla famiglia Berlusconi di pagare i 560 milioni. E’ stato messo a punto un percorso complesso e delicato, formato da diverse fasi. Si tratterebbe di organizzare un colpo di Stato, sparare sulla folla, deporre Napolitano, arrestare gli oppositori, fucilare i membri del Csm, dichiarare il coprifuoco, abolire il Parlamento e, solo successivamente, una volta sistemati tutti i tasselli precedenti, apparire in televisione e dichiarare che non verrà pagato alcun risarcimento alla Cir.
 
Soluzione politica esterna. Ormai impraticabile l’esilio in Libia (troppo alto il rischio di essere bombardato dall’aviazione italiana), Berlusconi potrebbe chiedere asilo politico in Brasile, spiegando a Lula di essere vittima di una infame persecuzione politica, come Cesare Battisti, e di contare molti amici tra gli intellettuali francesi, tra i quali Sylvie Vartan. Per sembrare più credibile, Berlusconi si sta allenando a scrivere gialli, ma i primi tentativi sono deludenti: si capisce già dal primo paragrafo che il colpevole è il giudice comunista.
 
Soluzione psichiatrica. Per unanime convinzione è questa la più praticabile, quella che ha maggiori probabilità di successo. In diversi test, di fronte a psichiatri e criminologi di scuole differenti, i discorsi di Berlusconi sono stati giudicati "tipicamente paranoici, deliranti già nei presupposti, percorsi da megalomania deragliante, privi di qualunque connessione con la realtà". Ottime, dunque, le probabilità che il premier sia giudicato incapace di intendere e di volere e dispensato dal pagamento dei 560 milioni di euro. 

Post Recenti

L’AMACA DI DOMANI – Considerazioni in pubblico alla presenza di una mucca

L_amacadidomani_webL’AMACA DI DOMANI Considerazioni in pubblico alla presenza di una mucca ___ di e con Michele Serra regia di Andrea Renzi Scrivere ogni giorno, per ventisette anni, la propria opinione sul giornale, è una forma di potere o una condanna? Un esercizio di stile o uno sfoggio maniacale, degno di un caso umano? Bisogna invidiare […]

Leggi l'articolo →

Gli sciacalli dell’immobilismo

1546865127304_1546865142.jpg--gli_sciacalli_dell_immobilismoPochi ricordano quando luce e gas non arrivavano in tutte le case e per certi viaggi l’alta velocità era solo un sogno. Le grandi opere non sono un mostro ma un’opportunità che ci ha cambiato la vita. Promemoria antideclinista per tornare ad avere fiducia nello stato e nel futuro. C’era una volta un luogo dove […]

Leggi l'articolo →

The Life After

150519125822-david-letterman-graphic-exlarge-169I knew it was going to be bad for me when David Letterman retired, but I didn’t know it was going to be this bad. The first week, I pretended that he was on vacation—he did go on a lot of vacations. Not that he didn’t deserve them. He worked so much and for so […]

Leggi l'articolo →

Un articolo di Christian Raimo di qualche tempo fa che vale la pena rileggere

logofestivalPerché c’è bisogno di un populismo di sinistra Due mesi fa, quest’estate, ho assistito a Londra a una giornata della campagna elettorale di Jeremy Corbyn alla Union Chapel. Tra le molte cose (belle) che mi hanno sorpreso ne ho appuntate mentalmente un paio. La prima è che l’intervento finale di Jeremy Corbyn durava da programma venti […]

Leggi l'articolo →

Non bastano la buona volontà di chi ci lavora da vent’anni e un editore virtuoso: “Lo straniero” chiude

LOGODopo venti anni di attività la rivista “Lo straniero” cesserà le pubblicazioni con il numero doppio di fine anno. Di seguito la lettera del direttore Goffredo Fofi in cui spiega le motivazioni della sua decisione. “Lo straniero” ha vent’anni, e vent’anni per una rivista sono tanti. Nel Polonio dei letterati, un saggio dei primi anni quaranta […]

Leggi l'articolo →

thoughts on this post

Torna all'inizio