L’ESPRESSO del 7 luglio 2011 

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Povero Alberto, che nozze flop
 
Entrando in chiesa, il principe di Monaco non è stato riconosciuto nemmeno dalla sposa. Problemi anche per l’uniforme bianca con cui si è presentato: pare sia stata rubata a un tenore d’operetta boliviano
 
Alberto e Charlene di MonacoIl matrimonio tra Alberto di Monaco e la signora Charlene Sciancalepore (che tutti chiamano solo Charlene perché il cognome era stato tenuto rigorosamente nascosto) è stato l’evento meno seguito del 2011. Molto gravi le conseguenze per il Principato di Monaco e per l’industria del gossip.
 
Responsabilità. Il principe Alberto è l’imputato numero uno del clamoroso fiasco internazionale. Al suo ingresso in chiesa non è stato riconosciuto nemmeno dalla sposa e all’uscita è stato protagonista di un clamoroso inseguimento dei paparazzi, ma non è riuscito a raggiungerli. Molte polemiche anche per l’uniforme bianca, appartenuta a un tenore boliviano, star dell’operetta, che ne ha denunciato il furto.
 
Futuro incerto. In attesa di decidere che farne, il Principato è stato smontato e riposto in un magazzino del porto di Marsiglia. La Fondazione Buffalo Bill si è offerta di rilevare il tutto e di organizzare una serie di show nelle città di provincia americane, il favoloso "Marzipan Tour" che prevede un diorama di Atlantide, uno di Cartagine e una ricostruzione quasi completa, anche se in scala 1 a 2, del Principato di Monaco. Gli avvocati dei Ranieri stanno discutendo se accettare la riduzione in scala 1 a 2 dei membri della famiglia regnante.
 
Nemmeno il fidanzamento della principessa Stéphanie con un pescatore di frodo (i primi quattro mariti erano uno stunt-man, un ventriloquo, un maestro di ping-pong e il capitano della Nazionale di pallamano egiziana) è servito a rilanciare l’immagine del piccolo, antichissimo regno, che perfino le legioni romane evitavano come la peste a causa dei prezzi allucinanti.
 
Deficit pubblico. Il bilancio del Principato è sotto l’attento esame di Moody’s dopo la notizia della drastica riduzione dei finanziamenti pubblici per il circo, che costituiscono, da sempre, il principale cespite della famiglia Ranieri. Impressionanti i contraccolpi nella spensierata vita monegasca: perfino nei locali più chic è possibile consumare ostriche solo nascoste tra le cozze.
 
Formula Uno. Il celebre Gran Premio, che si snodava tra le strette curve di Montecarlo con alcuni spettacolari passaggi come "la curva del Coiffeur" (una chicane dentro un negozio di parrucchiere), è un lusso che il Principato non può più permettersi. I due unici rettilinei saranno venduti alla mafia russa come aree edificabili (il progetto prevede di costruirci boutiques per mafiosi russi) e la corsa, in formato molto ridotto, dovrà svolgersi all’interno di alcune case private messe a disposizione da appassionati mecenati e collegate tra loro. Molto richiesti i biglietti per assistere alla corsa seduti sui divani dei salotti dove passeranno i bolidi, ma ancora più richiesti i biglietti aerei per fuggire da Montecarlo nei giorni del Gran Premio.
 
Media. Il flop del matrimonio di Alberto e Charlene segna la fine di un’epoca. Come suggerisce Susan Ashton-Coleridge, la più raffinata e temuta cronista del jet-set, "forse i matrimoni regali hanno stracciato le palle". Si punta, dunque, su eventi di altro genere.
 
Per esempio, si parla molto delle imminenti nozze riparatrici tra Dominique Strauss-Kahn e la cameriera che lo accusa di stupro. Il contratto di matrimonio, molto chiacchierato, prevede che lui rifaccia i letti e passi l’aspirapolvere, che lei concorra alle primarie dei socialisti francesi e soprattutto che Bernard-Henri Lévy non scriva più una sola riga su di loro. Gli analisti considerano molto difficile che si arrivi a un accordo, perché almeno una delle tre ipotesi – la candidatura della signora alle primarie francesi – è del tutto inverosimile: sarebbe la prima volta che la gauche candida un povero all’Eliseo. 

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